Basilico Genovese DOP: risorsa e custodia per il territorio e la biodiversità

L’Italia è un insieme di natura e bellezza culturale da fare invidia a tutto il mondo: la ricchezza paesaggistica e il valore ambientale che custodiamo si svela nell’importante patrimonio di parchi verdi e aree protette, ma soprattutto nella varietà e ricchezza delle produzioni agroalimentari. L’Italia è, infatti,  il Paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea: un ventaglio che vanta 326  prodotti agroalimentari e 529 vini di qualità a Indicazione Geografica è il segnale forte e chiaro di come il nostro sistema agricolo  sia un vero e proprio “bacino di biodiversità”
Tutto grazie all’importanza abbiamo sempre dato all’agricoltura e alla sostenibilità del territorio, una realtà che mette in connessione natura, paesaggio e attività agro-silvo pastorali con le produzioni locali di qualità, nate di conseguenza. Sono proprio le produzioni a essere l’elemento attrattivo e di valore per il territorio: un’ulteriore dimostrazione della grande qualità delle nostre produzioni, ma soprattutto del forte legame che lega le eccellenze agroalimentari italiane al proprio territorio di origine.
La biodiversità è il tessuto vitale della nostra Terra, un intricato intreccio di vita che abbraccia e sostiene ogni aspetto del nostro ecosistema. La perdita di biodiversità si traduce sempre in perdita di ricchezza perché, con le specie e le varietà locali, scompaiono paesaggi, prodotti e culture locali a esse legati.
La biodiversità agricola o agrobiodiversità è quella che riguarda tutto il patrimonio di risorse genetiche vegetali, animali e microbiche formatesi, per azione di meccanismi biologici e per selezione naturale, nei tempi lunghi dell’evoluzione ed accumulate, fin dagli inizi dell’agricoltura, circa 10.000 anni fa, da generazioni di agricoltori e allevatori che hanno domesticato, selezionato e trasferito, da zone geografiche diverse, tutte le specie da cui ricavare prodotti utili all’uomo.
La presenza di biodiversità agricola produce un flusso di beni e servizi che si basa sul concetto di “risorsa genetica”, ossia il patrimonio di una specie o entità sottospecifica (razza, ecotipo, cultivar, varietà locale, ecc.)  che abbia un valore effettivo o potenziale per l’alimentazione e l’agricoltura.
Anche grazie al “Saper Fare” umano  che si è formato e conservato nel tempo, la biodiversità agraria esistente ha delineato  paesaggi e territori frutto del patrimonio di conoscenze delle Comunità Locali che hanno  custodito le risorse genetiche autoctone, tramandando nel tempo le tecniche di coltivazione/allevamento:  questo valore è espressamente presente nella Disciplina internazionale sulla Biodiversità.
Il valore dei marchi di origine è molto chiaro nel concetto francese di Terroir che in termini tecnici sarebbe una combinazione di fattori umani e naturali insieme che, attraverso centinaia di anni e di generazione in generazione, avrebbero determinato le qualità e proprietà del suolo e del paesaggio di un certo luogo, caratteristiche che contribuirebbero a rendere unico un certo prodotto. Nella normativa europea i marchi DOP e IGP riconoscono chiaramente una connessione tra prodotto finito, processi di produzione e territorio d’origine: essi sono uno strumento necessario di tutela e valorizzazione culturale dei territori ma anche della diversità biologica, in quanto favorisce il sistema produttivo e l’economia del territorio; tutela l’ambiente, perché il legame indissolubile con il territorio di origine esige la salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità; sostiene la coesione sociale dell’intera comunità.
In questo contesto il Basilico Genovese DOP, unico prodotto vegetale certificato della Liguria e produzione simbolo indiscusso del territorio, rappresenta un presidio che è importante tutelare e mantenere per garantire che nel tempo le caratteristiche di tipicità che si esprimono nelle condizioni di coltivazione tradizionale (garantite dal Disciplinare) si mantengano, scongiurando l’impoverimento genetico nel futuro.
Con questo obiettivo oggi il Consorzio di tutela del Basilico Genovese DOP partecipa a un progetto per recuperare e caratterizzare otto varietà di basilico originarie da cui discendono le varietà oggi utilizzate: il progetto si chiama Old Basil ed è realizzato con Cersaa e Coldiretti Genova e le aziende Azienda Agricola Casotti Azienda Agricola di Ratto Francesco Le Serre sul Mare Ferrari e Bruzzone, in collaborazione con Università di Genova – DISTAV e con il sostegno di Regione Liguria.

Progetto svolto il sostegno di Regione Liguria [Programma di sviluppo rurale 2014/22Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali. Autorità di gestione PSR Liguria: Regione Liguria – Settore Politiche Agricole e della Pesca – politiche.agricole@regione.liguria.it – www.agriligurianet.it

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