Nella vendita vigono regole di tutela e corretta comunicazione del Basilico Genovese DOP che coinvolgono anche quella del basilico non certificato, mirate a evitare messaggi ingannevoli ai consumatori: conoscerle e applicarle protegge dalle sanzioni e consente di valorizzare e distinguere il prodotto del territorio per la clientela.
SCARICA IL MANUALE DI IMMAGINE COORDINATA DEL BASILICO GENOVESE DOP
SCARICA LE REGOLE DI ETICHETTATURA DEL BASILICO
Diciture corrette e loghi Basilico Genovese DOP
Il Basilico Genovese DOP riporta nella confezione sempre i due loghi ufficiali
DOP e loghi ufficiali: garanzia di tracciabilità e provenienza certa
Indicare la provenienza per un basilico che non è DOP è vietato dalla Direzione Generale per la Qualità dei Prodotti Agroalimentari del Ministero dell’Agricoltura anche se la provenienza è di fatto corretta.
Qualsiasi utilizzo di denominazioni per il basilico che richiamano la provenienza ed evocano la denominazione protetta “Basilico Genovese”, è illegittimo e configura una fattispecie illecita sanzionata ai sensi dell’art. 2 comma 2 del D.Lgs n°297/04.
Il basilico non DOP non può riportare diciture che richiamino la provenienza geografica di zone della Liguria (comuni, delegazioni o territori tipo: Albenga, Pra’, Riviera, etc.) anche se il basilico fosse prodotto e acquistato in Liguria da produttori ricadenti nella zona della DOP.
Dicitura Corretta:
- In ambito commerciale è indispensabile utilizzare la dicitura completa “Basilico Genovese DOP” in ogni contesto in cui si nomina il prodotto certificato
- In ambito istituzionale e divulativo ogni qualvolta si parla del prodotto DOP e in ogni forma di comunicazione rivolta al consumatore (depliant, siti internet, volantini, etc).
- E' altresì importante nominare semplicemente "basilico" il prodotto non DOP in tutti i contesti.
Nella distribuzione al dettaglio vigono regole di tutela e corretta comunicazione del Basilico Genovese DOP che coinvolgono anche quella del basilico non DOP, mirate a evitare messaggi ingannevoli ai consumatori: conoscerle e applicarle protegge dalle sanzioni.
PERCHÈ? Perché il basilico non DOP non è soggetto a verifiche sull’origine, che implica non solo la provenienza geografica, ma anche la coltivazione tradizionale.
Distingui il Basilico Genovese DOP dal “basilico di mio cuggino”
Il cartellino di vendita del basilico deve:
1. Nominare il prodotto in modo corretto
Il basilico in commercio è distinto in due prodotti merceologicamente diversi , a cui corrispondono due denominazioni:
- “Basilico Genovese DOP”
- “Basilico”
DA SAPERE: il basilico non DOP non può riportare diciture che richiamino la provenienza geografica di zone della Liguria (comuni, delegazioni o territori tipo: Albenga, Pra’, Riviera, etc.)
2. Indicare la provenienza come segue
- LIGURIA per il Basilico Genovese DOP
- ITALIA per il basilico non DOP
DA SAPERE: scrivere la provenienza ligure per un basilico che non è DOP è sanzionabile, anche se la provenienza è di fatto corretta.
Perché? Perché il basilico non DOP non è soggetto a verifiche sull’origine, che implica non solo la provenienza geografica, ma anche la coltivazione tradizionale.
La confezione del basilico:
come distinguere quello DOP
Basilico Genovese DOP:
Basilico non DOP:
Il cartellino di vendita deve fornire indicazioni corrette sul prodotto e la sua provenienza.
ATTENZIONE! SCRIVERE LA PROVENIENZA PER UN BASILICO CHE NON È DOP È SANZIONABILE, ANCHE SE LA PROVENIENZA È DI FATTO CORRETTA.
Per saperne di più o per revocare il consenso relativamente a uno o tutti i cookie, vai alle tue "Preferenze cookie".
Dichiari di accettare o rifiutare l'utilizzo di cookie cliccando su "Accetta tutti" o "Rifiuta tutti". In ogni momento puoi scegliere di personalizzare le tue preferenze cliccando su "Preferenze cookie".