La ricetta tradizionale del pesto alla genovese
Il Basilico Genovese DOP è l'ingrediente cruciale per realizzare il pesto alla genovese secondo la ricetta originale della cucina ligure
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Scopri tutti i passaggi della ricetta e la storia di questa incredibile salsa che ha reso famosa la Liguria nel mondo
Prima di cominciare: cose utili da sapere sulla preparazione del pesto alla genovese
quanto basilico serve?
Dal momento che la coltivazione tradizionale garantisce un'ottima resa, per preparare una quantità di pesto ideale per quattro persone sono sufficienti circa 2 bouquet di Basilico Genovese DOP. La quantità non è vincolante: i gusti e l'esperienza personale di ciascuno concedono anche alcune variazioni.
come fare senza il mortaio?
Per preparare il vero pesto alla genovese il mortaio è consigliato ma non obbligatorio! Puoi utilizzare un mixer a lame che ti permetta di tritare piccole quantità di ingredienti. Un vero e proprio robot da cucina con una vasca per la lavorazione degli alimenti troppo grossa non ti consentirebbe di ottenere una buona consistenza.
come pulisco il basilico?
Il bouquet di Basilico Genovese DOP è commercializzato con le piantine complete di radici, quindi può presentare residui di terra. Per questo la soluzione migliore e di staccare direttamente solo le foglioline a mano e sciacquarle velocemente sotto l'acqua corrente. Ricordati di asciugarle bene prima di iniziare la preparazione.
quanto E QUALE olio serve?
Per sfruttare al massimo il sapore del Basilico Genovese DOP, ti consigliamo di scegliere un olio fruttato leggere l'Olio DRiviera Ligure. Grazie alle sue qualità organolettiche ti basterà utilizzarne poco a fine preparazione, aggiungendolo a filo e a temperatura ambiente.
ricetta del pesto alla genovese
Ingredienti per quattro persone:
2 bouquet di Basilico Genovese DOP.
1 spicchio di aglio di Vessalico.
1 cucchiaio di pinoli italiani.
3 cucchiai di Parmigiano Reggiano e 1 cucchiaio di Fiore Sardo grattugiati.
3 cucchiai di Olio Extravergine d’Oliva (preferibilmente Olio DOP Riviera Ligure)
1 pizzico di sale grosso.
Preparazione:
Stacca una ad una le foglie dei bouquet di Basilico Genovese DOP. Lavale sotto acqua corrente e asciugale con attenzione.
Nel mixer:
Inserite nella vaschetta le foglie asciutte, il formaggio grattugiato, i pinoli, l’aglio e il sale. Chiudete e azionate le lame ad intermittenza in modo che il contenuto non venga frullato ma solo sminuzzato.
Una volta che il composto avrà raggiunto una consistenza omogenea aggiungete l’olio a filo, mescolate con un cucchiaio e servite dopo aver fatto riposare qualche minuto.
Nel mortaio:
Inserite gli ingredienti nella stessa sequenza come nella preparazione con il mixer, iniziando con una piccola quantità di basilico, andando ad aggiungere un po’ alla volta tutte le foglie.
I consiglio per la preparazione del pesto al mortaio è il movimento del pestello lungo le pareti del mortaio, che deve essere circolare e “raccogliere” gli ingredienti lungo i bordi per poi riportarli al centro del contenitore per lavorarli.
Una volta raggiunta la consistenza desiderata aggiungere olio a filo e servire.
Guarda il video con la ricetta del pesto alla genovese
La vera ricetta del pesto genovese:
preparazione con mixer
La vera ricetta del vero pesto genovese:
preparazione con mortaio
Mito e tradizione
del pesto al mortaio
Pesto e mortaio binomio naturale.
Abilità e genio alimentare allo stadio primo,
ma di risultato eterno.
Nel mortaio si preparavano salse, si schiacciavano carni e pesce, i piu fortunati ne avevano uno da usare solo per preparazioni non salate o agliate.
Nel mortaio nasce il pesto, frutto di conoscenze ed abilità nel preparare salse che rendessero più buoni e vari i cibi della quotidianità.
Pensate alla sua odierna diffusione, la seconda salsa dopo il pomodoro per condire la pasta, a livello globale.
Il nome di chi lo ha preparato la prima volta ci è sconosciuto, ma un bel monumento gli andrebbe dedicato e fors’anche una bella via… Allo stesso modo chi per primo ha portato semi o piante di basilico da luoghi da noi lontani. Ma qui, per clima e sapienza dei coltivatori ha donato le sue bontà.
Ancora oggi ,un pesto fatto al mortaio, e con gli stessi ingredienti preparato con uno strunento elettrico, da risultati al palato diversi. Certo, manualità ed
ingredienti fanno la loro parte.
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