Il Basilico Genovese è il prodotto agricolo della Liguria a cui si deve la notorietà del pesto in tutto il mondo e il Consorzio di Tutela da sempre si adopera per porre l’attenzione su di esso e sulla sua importanza come prodotto caratterizzante. Questa importanza è ormai consolidata nel mercato industriale del Basilico Genovese DOP atto alla trasformazione. Ma il “cuore” della qualità e del prestigio di questo prodotto risiede nella produzione per il fresco: su di esso il mercato si struttura e si riferisce.
È noto che la coltura (e “cultura”) del Basilico Genovese nasce storicamente a Genova, nelle aree agricole periurbane, da sempre produttori di primizie per il mercato del fresco della città. Ancora oggi l’uso del Basilico Genovese DOP fresco conserva uno straordinario potenziale di crescita e qualificazione, non solo sul territorio ligure ma a livello nazionale, come ha evidenziato l’indagine di mercato svolta dal Consorzio alcuni anni fa.
Tuttavia proprio i produttori storici di basilico fresco risentono di alcune criticità che ostacolano l’adesione al sistema di certificazione della DOP: questo purtroppo frena la stabilizzazione del mercato del prodotto certificato a scapito della remunerazione del prodotto a tutti i livelli. Questa situazione, inoltre, lascia spazio a elementi di confusione del consumatore, poiché il sistema di certificazione non è utilizzato in maniera omogenea nella sua funzione principale di “ barriera di difesa” della tipicità del prodotto.
Analizzando le opportunità e ricercando soluzioni concrete alle criticità rilevate, il Consorzio di Tutela ha accolto con grande favore l’opportunità del bando della Regione Liguria a valere PSR mis 16.4 “Aiuti per la promozione e lo sviluppo delle filiere corte e dei mercati locali”, presentando come Capofila una domanda di contributo con il progetto “LA FILIERA CORTA DI ECCELLENZA DEL BASILICO GENOVESE DOP PER IL MERCATO FRESCO”, dove il tipico “bouquet” è protagonista assoluto.
Il progetto vede la partecipazione attiva dei produttori di Basilico Genovese DOP fresco, con l’obiettivo di includerne via via un numero crescente (supportandone la certificazione), che si uniscono per qualificare il prodotto e distribuirlo direttamente (senza intermediari) al settore della filiera più strategico: i professionisti della ristorazione, a loro volta capaci di veicolarlo adeguatamente ai consumatori, sia in termini di qualità gastronomica che di immagine.
Un progetto unitario ed essenziale che intende incoraggiare l’attenzione verso la qualità e la tradizione che spingono il tessuto produttivo ligure verso la crescita: una carta vincente dell’economia del territorio, che la Denominazione d’Origine permette di mettere davvero in gioco, salvaguardando gli interessi sia dei produttori sia dei consumatori.
Oltre ai produttori e al Consorzio, hanno aderito alla prima fase del progetto la “storica” cooperativa Unione Agricola Genovese e l’azienda alimentare Rossi 1947 (anch’essa storica e leader del comparto di qualità), per organizzare insieme una commercializzazione “possibile” mirata sulle peculiarità della produzione del Basilico Genovese DOP fresco, salvaguardando la produzione di qualità attraverso una mirata ricerca di contatti commerciali e un’opportuna comunicazione che punti sull’ utilizzo in cucina del Basilico Genovese DOP fresco, sia per la preparazione “domestica” del pesto che per altri molteplici utilizzi gastronomici.
La Regione Liguria con la misura 16.4 del PSR sta offrendo un’opportunità concreta di sviluppo della filiera del Basilico Genovese DOP.
Il Consorzio di Tutela ci crede fermamente, i protagonisti della filiera sono attivati, il mercato attende. Buon lavoro.
L’eccellenza del Basilico Genovese DOP aiuta tutto il comparto
La certificazione “Basilico Genovese DOP “ definisce la zona di produzione nel versante tirrenico della Liguria e disciplina il metodo di produzione tradizionale, quali elementi di partenza per garantire la conformità del prodotto. All’interno delle produzioni certificate è possibile sviluppare filiere specifiche che portano elementi di eccellenza, quali la storicità, la cooperazione, in maniera strategica poiché capace di innalzare il livello generale del mercato del prodotto certificato